Dal resto del mondo…
- Titolo:
- Dal resto del mondo…
- Quando:
- Sab, 11. Giugno 2011 - Ven, 15. Luglio 2011
- Dove:
- Castello di Monastero Bormida - Monastero Bormida, AT
- Categoria:
- Mostra
- Visitato:
- 638
- Creato da:
- Administrator
Descrizione
Mostra site-specific
Bruno Geda, Silvia Giambrone, Yael Plat, Alberto Scodro
A cura di Susanna Sara Mandice
11 giugno 2011 inaugurazione della mostra site-specific "Dal resto del mondo…".
L'evento si svolgera` in concomitanza con l'apertura del Festival popolare della cultura "Venghino, signori, venghino", organizzato dall'associazione culturale Masca in Langa, una realta` creativa del territorio della Valle Bormida. Ed e` stato proprio questo territorio il filone di ricerca per quattro giovani artisti Bruno Geda, Silvia Giambrone, Yael Plat e Alberto Scodro.
La Valle Bormida (il cui omonimo fiume e` stato recentemente bonificato, consentendo la ripresa di numerose attivita` legate al corso d'acqua) e` una valle in via di trasformazione. Negli ultimi anni, in controtendenza rispetto a luoghi simili e a periodi precedenti, si e` ripopolata: i vecchi abitanti hanno fatto ritorno ai paesi originari e numerosi nuovi residenti si sono stabiliti nella valle.
Cosa offre oggi la Langa grama, ruvida e antica, narrata da Monti e Fenoglio? Cosa cercano, cosa sognano, cosa costruiscono gli abitanti – nuovi e vecchi – di un territorio che via via muta? Come le colture del vino e della nocciola, i pascoli e le tradizioni contadine sono diventate fonte di business e a che prezzo? Le tradizioni rappresentano una zavorra o sono piuttosto il punto di forza di una riscoperta del se` collettivo? Quale futuro e` immaginabile?
Queste e altre le domande poste agli artisti durante il loro periodo di residenza (dal 28 aprile all'8 maggio 2011), ai quali non e` stato richiesto di indovinare le risposte, quanto piuttosto di farsi depositari di suggestioni e di immaginare una serie di lavori che contengano l'identita` della valle, che la raccontino e la rappresentino… Occhi esterni per analizzare un paesaggio in trasformazione seppure cosi` tradizionale. Uno sguardo nuovo che parte dall'esperienza della residenza e ritorna, attraverso il linguaggio dell'arte contemporanea, ai cittadini e ai visitatori.
La drammaturgia dell'arte diviene elaborazione di una serie di dati/fatti/eventi/presenze che, attraverso il lavoro degli artisti, ritorna alla comunita`. La chiacchiera, il confronto, la conoscenza, la convivialita`, la partecipazione a momenti collettivi e abitudini scandite da nuovi e vecchi ritmi sono stati gli strumenti per la ricerca condotta dai quattro giovani artisti che restituiscono la narrazione di un luogo in trasformazione, creandone una vera e propria antologia emozionale. Il progetto espositivo si configura come un'azione emotiva sulla valle e i suoi abitanti.
Un programma artistico che rifiuta di essere calato dall'alto in maniera discontinua e frammentata, una mostra che non potrebbe stare da nessun'altra parte, che perderebbe il senso se posta in altri luoghi. Un disegno culturale - realizzato per la Valle Bormida con la complicita` e la partecipazione dei suoi abitanti - che si inserisce su un territorio specifico, ne narra le ecologie e le caratteristiche, ma che non resta chiuso su se` stesso. Al contrario: si apre, trova spazio in una mostra che e` un racconto per chi vive la valle e per chi l'attraversa, per chi la visita e per chi la abita. Attraverso le opere degli artisti la narrazione diventa universale, si serve dei codici dell'arte contemporanea, per definizione in grado di superare i contesti, i confini e i limiti che vengono decifrati attraverso le emozioni, i sentimenti, il pensiero.
Informazioni:
Cantiere48
tel. 011-8198802
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Sede
- Location:
- Castello di Monastero Bormida
- Via:
- Piazza Castello
- CAP:
- 14058
- Città:
- Monastero Bormida
- Provincia:
- AT
- Nazione:
Descrizione
Tel. (+39) 0144-88012 - Fax (+39) 0144-88450
Il fiume si insinua fino a pochi metri dalla torre meridionale del castello, a dimostrazione che l'edificio non nasce a scopo difensivo bensi`, evidentemente, come corpo abazziale
In origine monastero era composto dalla torre campanaria, dalla chiesa (due colonne dai capitelli romanici si vedono ancora trasformate in fontana in uno dei cortili) e da un corpo di fabbrica corrispondente piu` o meno all'attuale perimetro interno del cortile, dove si notano piccole finestre medioevali a tutto sesto, probabili punti luce delle celle monastiche.
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